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Io parto, ò mio tesoro
Vorrei, che nel mio seno
Oh se lecito fosse
Sento mancarmi il cor
Ma già del mio partir l'ora è vicina,
Poetical text transcription
Io parto, ò mio tesoro,
Io parto è ver ma teco
Resta di questo cor la miglior parte,
Io parto, e meco
Sol viene un rio martoro,
E in pensar, che ti lasciò
Io peno, e moro.
Vorrei, che nel mio seno
L’anima tua venisse,
E fida mi seguisse
Ovunque io porto il piè
O pur potessi almeno
Tutto in sospir disciolto
Girarti intorno al volto,
Vedresti la mia fé.
Oh se lecito fosse
Di morire al tuo piè prima, ch’io parta
Lascerebbe il mio core,
Un esempio d’amore,
E nel sepolcro poi
Qualche pietosa mano
Scriverebbe così
Da chi il cor gli rapì,
Quando partir dovea Tirsi morì.
Sento mancarmi il cor
Pensando che lasciar
Dovrò l’amato ben.
E’l fiero mio dolore
Fa l’anima penar
Languisco e vengo men.
Ma già del mio partir l’ora è vicina,
E del fatal momento,
Par che giunga il cimento,
S’allor parlar potessi,
Senti quel che direi:
Clori adorata Io parto,
ò Clori e oppresso dal dolor
che m’ingombra I sensi e l’alma
appena dir poss’io
Parto fedel, tu fida resta addio.
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Shelfmark
shelfmark Ms. Mus. 1.14
Record by Danilo Camerlengo