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Redazione
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Watermark
Not recorded
Uniform title
Poetical text transcription
Purtroppo annose piante
Invidia l’alma mia la vostra pace
Le pene d’un amante
Voi già mai non provate
Che sol di quel tiranno
È vostra la dolcezza e mio l’affanno.
Aria
Ama il faggio ama l’abete
Ama l’olmo ama la vita
Ma fra voi non vi dolete
Dell’amore che sentite.
2a
Ama ogn’erba, ama ogni fiore
Ama l’aura ed ama il tutto
Vegetando per amore
È mercè del fiore il frutto.
Misera io già non posso
Vantar dell’amor mio frutti soavi;
Anzi tanto al diletto
È lontano il mio petto
Che agitando il pensiero
Non sol non ho piacer ma non lo spero.
Aria
Per pietade impegnatemi o stelle
Che cosìè queta forza d’amore
È un delirio di nostre facelle
È uno sfogo del nostro rigore.
2a
Labirinto di tema e speranza
O fantasma di gelo e di foco
O chimera di fede e costanza
O una scuola di pena e di gioco.
Dunque dovrò seguire
Per nume un mostro e come guida un cieco
Miei spirti ardire ardire
Per far ch’io resti in vita
Ritorni al cor la libertà gradita.
Aria
Quest’alma avvezza a piangere
Risolve omai di frangere
Il laccio d’un bel crin
E giuro di ribattere
Fin che sarò di cenere
I colpi del destin.
2a
Vedrò se posso ridere
O almeno al cor dividere
D’amor la crudeltà.
Sarò per sempre immobile
Infin ch’io resto esamine
Ai rai della beltà.
Ma che penso infelice
Ah ch’io pretendo invano
Di sciogliere il desio
Cambiar la sorte e superare il fato
Con la forza d’un cor che non è mio.
Aria
Perdona amore
Se questo core
Dal tuo rigore
Tentò fuggir
Poiché un amante
Sembra un infermo
Che delirante
Voglia partir.
2a
Pietade o nume
Se il cor presume
Contro il tuo lume
Mostrare ardir.
Poiché il volere
Non si misura
Sol col potere
Ma col desir.
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Shelfmark
collection Vat. lat.
shelfmark 10204.7
Record by Teresa M. Gialdroni