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Clori, bell’idol mio
La vaga rosa
Volan col tempo l’ore
Cangia desio
Poetical text transcription
Clori, bell’idol mio,
Di questo amante seno amato oggetto,
Se con fiero desio
Schernisci ogn’ora il mio costante affetto,
Incolpo il mio destino e non pretendo
Sforzar tua mente ingrata.
Folle già non son’io e ben comprendo,
Che il vederti adorata
Da mille e mille amanti
Di tua bellezza insuperbisce i vanti.
E questa è la cagion, ch’ogn’or ti rende
Sorda alle mie querele
E del mio cor fedele
Ti move a disprezzare i fieri affanni,
Ma con la tua beltà te stessa inganni.
La vaga rosa,
Tutta vezzosa
Al sol nascente
Lieta e ridente
Si volge e dice:
Io son pur bella.
Ma quando cade
Il sol nel mare,
Vede mancare
La sua beltade
E mesta dice:
Non son più quella.
Volan col tempo l’ore
E quel, che bello sul matino appare,
Al tramontar del dì non hà fulgore.
Verrà quel giorno, in cui vedrai mancare
Le Rose del tuo volto,
E col guardo rivolto
A cercar, chi t’adora,
Sol troverai, chi ti disprezza, e all’ora
Ti pentirai, che già mi fosti ingrata,
Et io mi pentirò d’haverti amata.
Cangia desio,
Bell’Idol mio,
Non disprezzare
Mio fido core.
Se mancherà
La tua beltà,
Non può mancare
Costante amore.
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shelfmark Mus.ms.3189.10
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