Record num. 13085

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Handwritten text

Date

Uncertain date, 1688-1692

Title

Cleopatra. Mus. di Severo de Luca

Music format

Not applicable

Linked names

Redazione

Copia

Physical description

C. 38v-40

Watermark

Not recorded

Notes

Lamento di Cleopatra. Testo messo in musica da Severo de Luca (cfr. D-MÜs , SANT Hs 869)

Uniform title

Quando Cesare invitto. Forma non specificata, Cleopatra

Bibliography

Poetical text transcription

Quando Cesare invitto
Con tradimento indegno
Fu trafitto in senato
Per gelosia di regno
La gran donna d’Egitto
Che adorava il consorte ancor che ingrato
Con immenso dolor pianse il suo fato.
Pianse ma perché accese
Pronubi faci al talamo secondo
Senza che oblio portando
La memoria di Giulio in lei togliesse
Ad Antonio infelice
Questi sensi d’amor più volte espresse:

Se con Cesare torna il pensiero
Consolati in Antonio si vede
Tu dividi del mondo l’impero,
Ei divise del core la fede.
2a
Benché il primo sembrasse maggiore
Nel mio seno prevale il secondo
E più vale la fede d’un core
Che non vale l’impero del mondo.

Così dicea talora
Al rege innamorato
Di Tolomeo la figlia:
Ma non contento il fato
La volle in ogni parte
Pria bersaglio d’amore, poi di Marte.
D’Attio i campi funesti
Irrigati col sangue e co’ sudori
Dei vinti, e vincitori
Offrono a Cleopatra orride scene;
Dell’Egitto l’arene
Fuggendo ella calpesta;
la segue Antonio, indi la crede estinta,
Ed apre al sen l’ultima via col ferro.
E sua dalle sventure empie e severe
Oppressa, ma non vinta
Così parla alle sfere:

Crudo ciel sì sì ti inganni:
Non pensar che il tuo rigore
Possa vincer il mio core
Che se manca la speranza
Cresce il merto alla costanza
Quanto crescono gl’affanni.
Crudo ciel sì sì t’inganni.
2a
Astri rei no no non temo:
Vuò seguir quella grand’alma
Ch’agli eroi tolse la palma
Voi vorreste ed io non voglio
Vostro gioco il mio cordoglio
Onde abbraccio il caso estremo.
Astri rei no no non temo.

Vieni Augusto, ed aspetta
Che con le mie catene
Io t’adorni il trionfo:
Godrai delle mie pene
Non di mia libertà, farò vendetta
Delle offese reali
E di tua gloria a scherno,
Se maggiore al cor mio non è concessa
La vendetta farò contro me stessa.

Se il petto che langue
Più speme non ha
Di suggermi il sangue
Non vantino i cieli
Ch’ai morsi d’un angue
Pietosi e crudeli
La gloria si dà.

Altro laccio non soffre alma regnante
Che della vita il filo
Pria che avvinta sul Tebro estinta al Nilo.
2.a
Se contro il mio seno
Vendetta farò
Apprendano almeno
Le stelle severe
Ch’io voglio il veleno
Ma non dalle fere
Che alfin vincerò.

Cleopatra sì disse
E all’intrepido seno un angue affisse.

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

V-CVbav - Città del Vaticano - Biblioteca Apostolica Vaticana
collection Vat. lat.
shelfmark 10204.33

Record by Teresa Gialdroni
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