Record num. 13066

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Handwritten text

Date

Uncertain date, 1688-1692

Title

Mus. di Aless.o Scarlatti [Sedeva Eurilla un giorno]

Music format

Not applicable

Linked names

Redazione

Copia

Physical description

C. 34-35

Watermark

Not recorded

Notes

Testo messo in musica da Alessandro Scarlatti (cfr. I-PLcon Arm. I Pis. 9.5)

Uniform title

Sedeva Eurilla un giorno. Forma non specificata

Bibliography

Poetical text transcription

Sedeva Eurilla un giorno
Presso alle belle sponde
D’un rio che nel camin cresceva in fiume
Ivi il platano, il faggio,
L’abete, il pino, e l’olmo
Ombra faceano all’onde
A dispetto di lui che vibra il raggio.
Ella un tempo le luci
Tacita al cielo affisse
Poi chiamando il destin, così gli disse:

Se tu reggi con libero impero
Le speranze dell’orbe creato,
O che il fato per me non è vero,
O sei sfinge col nome di fato.
2a
Un pensier che non ha del divino
Le tue norme già mai non intendono
Le vicende non hanno destino,
E il destino non ha le vicende.

È un momento il gioire
Son secoli gli affanni
Dopo un lampo di bene
Fulmine sempre vien d’atroci pene:
Questo non è destino
E ne pur son vicende,
Ma lusinga infelice,
Ma dispietato evento,
Che con moto crudele
Non dissipa già mai, cambia il tormento.

A chi sempre ha da penare,
È sventura e non conforto,
Il dar loco allo sperar;
Come appunto in mezzo al mare
Additare a un legno il porto,
E poi farlo naufragar.

Sì sì perch’io non posso
Cangiar la spoglia frale
Voi con lucide frodi, e chiari inganni
Per me vi mascherate, astri tiranni.
2a
Ad un labro inaridito
È martirio, e non piacere
D’un ruscello il mormorar:
se dell’acque al dolce invito
Quando poi s’appressa a bere
Vede il rivo allontanar.

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

V-CVbav - Città del Vaticano - Biblioteca Apostolica Vaticana
collection Vat. lat.
shelfmark 10204.30

Record by Teresa Gialdroni
Last modified: