Record num. 1025

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Handwritten music

Date

Uncertain date, 1710-1740

Title

Alfin m’ucciderete

Music format

Full score

Linked names

composer: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)
owner: Sigismondo, Giuseppe (1739-1826)

Redazione

[Napoli : copia, 1710-1740]

Physical description

1 partitura (c. 159r-164v)

Watermark

Not recorded

Notes

La cantata apparteneva alla collezione di Giuseppe Sigismondo, acquisita dalla biblioteca alla sua morte.

Uniform title

Scoring

Soprano e continuo

Bibliographic repertories

Analytical description

1.1: (recitativo, c)
S, Al fin m'ucciderete o miei pensieri
%C-1@c 4-8-'G4bB8-G/8.nB6B8AG''CC-'G/
2.1: A tempo giusto(aria, do minore, c)
Io morirei contento
3.1: (recitativo, c)
Clori mia, Clori bella
4.1: Largo(aria, sol minore, 12/8)
Faria la pena mia

Poetical text transcription

Alfin m’ucciderete o miei pensieri
Da me lontana è Clori
Clori l’idolo mio
Si rammentasse o Dio
Dei miei costanti amori
Con un sospiro almeno
Figlio del suo bel seno
S’incontrassero almeno i sospir miei
A me che penso a lei
E tante volte e tante
Oh se Clori pensasse in quest’istante
Ma chi sa forse adesso
Raggiona co’ altrui ed uno punto istesso
Ei ferma il guardo in ella ed ella in lui
E chi sa ch’a quest’ora
Già scordata di me non l’ami ancora
Lungi dalla mia mente
Tiranni del mio cor lungi volate
Se voi mi tormentate
Co’ sospetti sì fieri
Allor m’ucciderete
Alfin m’ucciderete o miei pensieri.

Io morirei contento
Per non penar così
Ma sol per un momento
Io riveder vorrei
Colei che tolse pria
La pace all’alma mia
E poi da me partì.

Clori mia Clori bella
Ahi quante volte e quante
Ti vo’ cercando in questa parte e in quella
In cui l’anima amante
Trovar solea ben spesso
Te che sospira e non ritrova adesso
Pena ch’in lontananza
Ogn’altra pena avanza
Sai qual’è Clori mia
Dove del mio gran foco
Ti ridicea l’ardori
Veder il loco o non vedervi Clori
Quando poi giungon l’ore
Che per conforto mio
Per mio costume venia del tuo bel lume
L’amato a vagheggiar dolce splendore
Per mia barbara sorte
Quando giungon quell’ore io giungo a morte
Onde con insoffribile martoro
In un istesso dì più più volte io moro.

Faria la pena mia
Piangere i sassi
I mesti sospir miei
Vengono dove sei
E se li sai sentir
M’ascolterai languir
Dove tu passi.

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
shelfmark 34.5.4 (= Cantate 255).30

Record by Antonio Caroccia
Last modified: