Scheda n. 9387

Con la scorta sincera
Di foglio humil cercai
Spiegar all’idol mio mie doglie acerbe,
E sperai che i suoi lumi
A vista delle mie cifre dolenti
Si rendesse men fiera
Se non di pianto al languir mio stillanti.
Ma oh Dio nel dolce labbro onde sperai
Qualche lusinga udir qualche sospiro
Mi sentij dir per mio maggior cordoglio:
non intendo le note
onde segnato ha la tua mano il foglio.

Sol per negar mercè
Finge la bocca bella
E dice alla mia fe’
Che non intende.
E pur il rio tenor
Della mia cruda stella
Da lei prende vigor
Da lei dipende.

Ah cruda e ingrata Irene
Questa delle mie pene
Ricompensa crudel già non sperai
Chi creduto avria mai
Che il misero conforto
D’intender il mio duol tu mi negasti?
Oh Dio così mi lassi
Privo d’ogni speranza afflitto e mesto
È questo oh cruda è questo
Quel piacer che sperai dallo scoprirti
Il mio fedel ardore?
Finger con il mio core?
E quando ingrata sai quanto m’accenda
risponder che non sai che non intendi?

Ma crudel amor vorrà
che il tuo cor m’intenderà
la mia fe’ spera così.
Ed allor io ti dirò
vedi o cruda un cor che amò
se ottien premio alfin un dì.