Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
A p. 1 notato in alto forse da due mani diverse il nome "Bononcini"; in corrispondenza del primo pentagramma il timbro corsivo ad inchiostro nero "Pisani"; lungo il margine destro della pagina si notano anche altri due timbri (il timbro riquadrato R. COLLEGIO DI MUSICA ad inchiostro nero presente anche su tutte le altre carte ad eccezione della p. 331 ed il grande timbro rotondo ad inchiostro violetto con la dicitura BIBLIOTECA ed uno stemma inscritti, recante tutt’intorno lungo la circonferenza le parole R. CONSERVATORIO DI MUSICA "VINCENZO BELLINI" - PALERMO, presente anche alle pp. 5 e 330). Come nuovamente a p. 330 (ma in quel caso la seconda cifra è un timbro) presenti anche le cifre 2 e 67 separate da una linea e barrate da una X, sempre a destra all’interno della pagina, in basso. A p. 13 si nota il piccolo timbro rotondo ad inchiostro bruno (presente anche alle pp. 17, 49, 53, 65, 77, 330) con inscritta la parola BIBLIOTECA e lungo il contorno del cerchio una stella e la dicitura CONSERVATORIO DI MUSICA "VINCENZO BELLINI" - PALERMO (vedi immagini).
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
S, Ohimè chi mi risveglia e chi contende
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S, Par che porga il bel volto adorato
S, Ma mentre il cor nel dolce inganno involto
S, No mio cor non t'ingannare
S, Così vuole il mio fato e vuol che sia
Trascrizione del testo poetico
Ohimè chi mi risveglia e chi contende
L’amabil sonno al core
Hor ch’all’idea risplende il mio bel sol
Con un balen d’amore
Torna a Titon troppo import’una Aurora
Che con languidi rai
Vieni a involar non a portarmi il sole
E consenti a’ miei guai
Figlia dell’ombre un’apparente pace
Ch’inganna è ver ma dà diletto e pace.
Par che porga il bel volto adorato
Il candor della mano vezzosa
Pria la stringo e col labro infiammato
Poi vi stampo una frode amorosa.
Ma mentre il cor nel dolce inganno involto
Pendea false lusinghe
Svanì l’amato volto
Onde il caro pensier mesto e confuso
Dell’antico pensier risveglia l’uso.
No mio cor non t’ingannare
Sol sei scopo dei rigori
Fu una larva e non fu Clori
Che ti dié gioie si care.
Così vuole il mio fato e vuol che sia:
Gloria della tua fede il tuo gran duolo
E s’una volta solo
Folle osasti sperar sorte men ria
Fu quell’ombra che sparve e in un momento
Scherzo di breve sonno il tuo contento.
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Pisani
collocazione Arm. I Pis. 2/1
Scheda a cura di Irene Scalia