Tipo record
    Scheda inferiore
  
    Tipo documento
    Musica manoscritta
  
    Data
    Data incerta, 1720-1730 
  
    Titolo
    Se tu bell’idol mio
  
    Presentazione
    Partitura
  
    Legami a persone
    compositore: Astorga, Emanuele d’(1680-1757)
  
    Fa parte di
Cantate a voce sola (n. 5246/2)
  Redazione
    Copia
  
    Descrizione fisica
    C.[9]-[14v]
  
    Filigrana
      Non rilevata
    
  
          Note
    Capolettera ornato con fregi floreali e due uccelli. In fondo prima di "fine" sotto l’indicazione "da capo" indicato "Barone Astorga".
  
    Titolo uniforme
    Se tu bell'idol mio. Cantata
  
    Organico
    Soprano e continuo
  
    Bibliografia
    Ladd 1982: n. 176, p. 305
  
    Descrizione analitica
    1.1: (recitativo, fa♯ minore, c)
Se tu bell'idol mio
  
    Se tu bell'idol mio
    2.1: (aria, fa♯ minore, 3/8)
Non farà destin crudele
  
    Non farà destin crudele
    3.1: (recitativo, c)
Quel fato che t'invola
  
    Quel fato che t'invola
    4.1: (aria, fa♯ minore, 12/8)
Io resto intanto a piangere
  
    Io resto intanto a piangere
Trascrizione del testo poetico
Se tu bell’idol mio
Da me parti fedele
Fedel qui resto anch’io
E benchè mesti ed infelici giorni
Havrò lungi da te dal duolo apprezza
Sarò sempre l’istessa
e fida mi vedrai quando ritorni.
Non farà destin crudele
Incostante d’alma mia
T’amerà sempre fedele
Benché lungi da te sia.
Quel fato che t’invola
alla tu fidae sconsolata amante
Farà ch’io resti sola
Ma non potrà già mai farmi incostante
Mi darà fiera pena
Farà ch’io pianga sempre
Mà nell’esser fedele à te mio bene
questo cor  mio non cangerà mai tempre.
Io resto in tanto a piangere
Lungi ben mio dà tè
Ed al mio fiero duolo
Cagion di tante lagrime
Sol troverò consuolo
Quando ritorni a me.
Paese
    Italia
  
    Lingua
    Italiano
  
    Segnatura
    I-SLAfr         - S. Marco in Lamis (FG)  - Biblioteca Padre Antonio Maria Fania da Rignano [Santuario di San Matteo sul Gargano] 
collocazione Ms. Mus. 1/2
    collocazione Ms. Mus. 1/2
Scheda a cura di Danilo Camerlengo
