Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Per l’attribuzione a Mancini cfr. bibliografia. Probabilmente copia da un copista spagnolo: a fol. 121r: "Sigue Aria" scritto con grafia molto simile ad altri ms spagnoli della raccolta reale nella stessa Biblioteca.
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Bibliografia
Descrizione analitica
S, Venga chi veder vuol stupori immensi
S, O vaga ò bella bocca
S, Che beltà che vaghezza
S, Per non farmi più penar
Trascrizione del testo poetico
Venga chi veder vuol stupori immensi
Raccolti in breve giro
D’una bocca vezzosa
Ove la dea di Amor sen giace e posa.
Qui di perle ridenti
Vedrai vezzi leggiadri
Con labra di rubino
Che servon dardi al feritor bambino.
O vaga o bella bocca
Fonti d’ogni piacer:
Coperto in quelle rose
Per saetar s’ascose
Il pargoletto arcier.
Che beltà, che vaghezza
Chi non dirà che quell’amata bocca
Il compedio sia della bellezza,
A quel si vago innesto
Di porpore e coralli
Anche cede l’aurora
E il bel vermiglio suo perde e scolora.
Labra belle e vivaci
S’io languisco in mirarvi
E che fariano, oh dio, i vostri baci.
Per non farmi più penar
Bella bocca dimmi un sì
Perche sempre questo core
Agitato dal tuo amore
Non ha pace notte e dì.
Risorse online
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione M/2246/53
Scheda a cura di José María Domínguez