Scheda n. 5106

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1730

Titolo

N° 17 Titano all’Inferno / Cantata Basso Solo di Ant.° Caldara

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Caldara, Antonio (1671c-1736)

Redazione

Casalmaggiore : autografo, 19.8.1730

Descrizione fisica

C. 127r-133r

Filigrana

Non rilevata

Note

Alla fine della cantata nota autografa: "Fine adi 19 Agosto 1730 in Casal Maggiore"

Titolo uniforme

Cessate inique furie, orridi spirti. Cantata, Titano all'Inferno

Organico

Basso e continuo

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Cessate inique furie, orridi spirti
2.1: Larghetta(aria, mi maggiore, c)
Frangetevi, o catene
3.1: (recitativo, c)
Ma se non v’è più speme
4.1: Allegro(aria, do maggiore, 3/8)
Intatto sol resti

Trascrizione del testo poetico

Cessate inique furie, orridi spirti,
Di tormentarmi ogn’or, che basta solo
A lacerarmi il cor vedermi cinto
Da nemiche catene in quest’orrore
E il continuo pensar e dir son vinto:
Questi, questi è il maggiore
Dell’atroce supplicio: e in un vedere
Girne fastoso un empio
E goder di mie pene, e del mio scempio.

Frangetevi, o catene,
E duri ceppi omai,
E voi cessate, o pene,
Di lacerarmi il cor.
Troppo crudeli siete
In tormentar quest’alma;
Deh se pietade avete,
Scemate il mio dolor.

Ma se non v’è più speme
Empii mi date almen’ morte crudele,
Ma cada meco insieme
L’empio tiranno, il ciel s’oscuri e seco
Scuotasi in fin’ dal fondo
Il suol, l’inferno e pera tutto il mondo.

Intatto sol resti
Quel core inumano,
Da me si calpesti
E chieda, ma invano,
Pietade e mercé.
Qual sempre fu meco
Tiranno, spietato,
Sarò sempre seco
Se il vedo al mio piè.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

A-Wgm - Wien - Archiv der Gesellschaft der Musikfreunde
collocazione A 403.17

Scheda a cura di Andrea Zedler
Ultima modifica: