Tipo record
    Scheda singola
  
    Tipo documento
    Musica manoscritta
  
    Data
    Data certa, 1712
  
    Titolo
    Vaghe Luci / Cantata ad Alto Solo con Violini unisoni / Del Sig.re Caldara
  
    Presentazione
    Partitura
  
    Legami a persone
    compositore: Caldara, Antonio(1671c-1736)
  
    
    copista: Lanciani, Francesco
  
    
    possessore: Ruspoli, Francesco Maria(1672-1731)
  
    Redazione
    [Roma : copia, 1712]
  
    Descrizione fisica
    1 partitura (10 p.) ; 275 x 205 mm
  
    Filigrana
      Non rilevata
    
  
          Titolo uniforme
    Vaghe luci è troppo crudo. Cantata
  
    Organico
    Contralto, 2 violini e continuo
  
    Bibliografia
Descrizione analitica
    1.1: Larghetto(aria, do minore, c)
Vaghe luci, è troppo crudo
  
    Vaghe luci, è troppo crudo
    2.1: (recitativo, c)
Troppo nobile ardor m'acceso il seno
  
    Troppo nobile ardor m'acceso il seno
    3.1: all.o(aria, do minore, 3/8)
Potessi almeno dirti ch'io t'amo
  
    Potessi almeno dirti ch'io t'amo
Trascrizione del testo poetico
Vaghe luci, è troppo crudo
Il destino del mio core,
Che languendo al vostro ardore
Dee la fiamma in sen celar.
Si tiranna è la mia sorte,
Che soffrir dovrò la morte
Pria ch’al mio fatale amore
Premio un dì possa sperar.
Troppo nobile ardor m’accese il seno;
Onde il solo bramare
Anzi solo pensar, che mai risponda
Alli sospiri miei l’idolo mio
È folle speme, è troppo van desio
Quindi per maggior pena
Del mio fatale, e disperato ardore
Pur troppo sa l’innamorato core
Ch’è un capital delitto il sol pensiero,
Che secondi i miei voti il nume arciero.
Potessi almeno
Dirti ch’io t’amo
E che sol bramo
Morir per te.
Anche il rigore
Daria contento
Al fido core
Ed alimento
D’eterno amore
Alla mia fé.
Paese
    Italia
  
    Lingua
    Italiano
  
    Segnatura
    D-MÜs           - Münster  - Santini-Bibliothek (in D-MUp) 
collocazione Sant.Hs.795
    collocazione Sant.Hs.795
Scheda a cura di Magdalena Boschung
