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Legami a persone
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Redazione
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Filigrana
Note
Titolo uniforme
Organico
Bibliografia
Descrizione analitica
Quanto sei penosa, ò quanto
S'io domando à quest'Alma
Belle sponde latine
Voi del Tebro onde correnti
Voi del Latio Archi fastosi
Sol perché trà voi splende
Vola, vola, ò mio pensiero
Vola e portami del volto
Mà tù non giungi
Quanto sei penosa, ò quanto
Trascrizione del testo poetico
Quanto sei penosa, ò quanto
Al mio core, ò lontananza.
Da quel dì, ch’io son lontano
Dalle luci del mio bene,
Sempre in braccio alle mie pene
Io sospiro e piango invano.
E non basta la speranza
À dar pace al mio gran pianto.
S’io domando à quest’Alma,
Che nel gran mar d’Amore
Ha perduta la calma,
Qual sia quel gran dolore,
Che ogn’altro duolo avanza,
Mi risponde piangendo: è lontananza.
Belle sponde latine,
Voi de pensieri miei
Siete principio e fine,
Non già perche trà voi
Ricca di giusta orgoglio
La Regina del mondo inalza il soglio.
Voi del Tebro onde correnti,
Che le propore tingete,
Nò, che voi mai non sarete,
La cagion de miei tormenti.
Voi del Latio Archi fastosi,
Che col tempo gareggiate,
Nò, voi non già turbate
Di quest’Anima i riposi.
Sol perché trà voi splende
Quel sol, che più da lungi arde e m’accende,
Perchè tra voi soggiorna
Clori, che mi piagò,
Clori, che mi legò col ciglio arciero
È con la negra chioma,
Siete cari al cor mio, colli di Roma.
Vola, vola, ò mio pensiero,
Rubba à Clori un de suoi sguardi.
Se un momento ancor tu tardi,
Io di viver più non spero.
Vola e portami del volto
Quel pallor, che à me sì piace.
Così fia, che tù dia pace
All’ardor, ch’hò in seno accolto.
Mà tù non giungi
E intanto lungi
Dal mio bel sole
Queste parole
Io spargo al vento
E ogn’hor più sento,
Che in me s’avvanza
La noia e’l pianto.
Quanto sei penosa, ò quanto
Al mio core, ò lontananza.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Sant.Hs.862.3
Scheda a cura di Berthold Over