Scheda n. 13436

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa ponte, 1700-1735

Titolo

Cantata del Sig.re Scarlatti

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)

Fa parte di

(n. 12427/49)

Redazione

Copia

Descrizione fisica

P. 278-283

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Hanley 1963: n. 571, p. 403

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, C)
Poiché legge fatal d'invidia stella
2.1: (aria, si maggiore, 3/4)
Con che pietà crudele
3.1: (recitativo, C)
Ma tu col pianto al mio parlar rispondi
4.1: (aria, mi maggiore, C)
Luci adorate addio

Trascrizione del testo poetico

Poiché legge fatal d’invidia stella
Turba del nostro amor la cara pace
O dell’anima mia parte più bella
Io parto pien di quel felice ardore
Che nel mio seno avesse
Di tue pupille l’amorosa face.
Parto e ti lascio il core
che co’ suoi tenerissimi sospiri
Ti dica il mio dolore
Lieve dolore oh Dio
Se in questo mio fierissimo martoro
Si svelle il cor dal sen né lasso io moro.

Con che pietà crudele
D’un’anima fedele
Amor trionfi tu.
S’io vivo senza cor
vita sì lagrimosa
è una viltà penosa e non virtù.

Ma tu col pianto al mio parlar rispondi
E tu col duolo il duolo mio confondi.
Ah! Frena un sì bel pianto
Per cui la sorte mia fora superba
E quest’umili mie preghiere intanto
Forse l’ultime ancor in te riserba
Dona qualche pensier alla memoria
D’un infelice amante
Fra de’ pensieri tuoi tutta la gloria
Finché morte pietosa
E di vita e di doglia insieme il privi
Poi lieta resta e fortunata vivi.

Luci adorate addio
Addio cara del cor soave pena.
Movo lontano il piede
Dai rai di tua beltà
Ma la giurata fede
Più stabile sarà
Né più si stringerà la mia catena.

Paese

Germania

Lingua

Italiano

Segnatura

D-Bsb - Berlin - Staatsbibliothek zu Berlin Preussischer Kulturbesitz
collocazione Mus.ms. 30074/49

Scheda a cura di Roberto Scoccimarro
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