Scheda n. 13139

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1690-1740

Titolo

Cantata [Non v’è pena maggior ]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Ariosti, Attilio Malachia (1666-1729)

Fa parte di

Cantate da camera (n. 12934/20)

Redazione

Copia

Descrizione fisica

P. 160-166

Filigrana

Non rilevata

Note

L'attribuzione ad A. Ariosti si ricava da alcune concordanze.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Barazzoni 2007: P. 150

Descrizione analitica

1.1 : (recitativo, C)
Non v’è pena maggior
2.1: Largo (Aria , si♭ maggiore, C)
Gran flagello è la speranza
3.1 : (recitativo, C)
Con l’amabile si sua si bellezza
4.1: (Aria , si♭ maggiore, C)
Mio bel sol ritorno o mai

Trascrizione del testo poetico

Recit.

Non v’è pena maggior del mio tormento
Lungi dal sol ch’adoro
Con miserabil sorte
Vivo morendo e in un vivendo moro
È il più crudele e sorte
Di quanti rei martiri
Ha nel suo regio amore
Nel petto io sento
Non v’è pena maggior del mio tormento

Aria

Gran flagello è la speranza
Gran martire è gelosia
Ma non vedi lontananza
In un cor pena più ria

Recit.

Con l’amabile di sua si bellezza
Per esserti lontano
i miei mesti pensieri
Tento di lusingar Ma tento invano
Anzi sempre più fieri
Crescon gl’affanni miei
Poiché s’al mondo sei
sì bella e sì vezzosa
Hor che n’è privo il core
Non posso a te pensar senza dolore

Aria

Mio bel sol ritorno o mai
Co’ tuoi rai questo ciglio a consolar
Torna o mai mio bel sol
Co’ tuoi rai questo ciglio a consolar
Già gran tempo fu diviso
Da quel viso che lo sforza a lagrimar

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-MOe - Modena - Biblioteca Estense e Universitaria
collocazione Mus. F. 99 /20

Scheda a cura di Giovanni Maria Block
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