Scheda n. 13102

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Testo manoscritto

Data

Data incerta, 1688-1692

Titolo

Risposta [Io non so se tu m'ami]

Presentazione

Non applicabile

Legami a persone

autore del testo per musica: Paglia Francesco Maria

Redazione

Copia

Descrizione fisica

C. 63v-65

Filigrana

Non rilevata

Note

Si tratta della risposta al testo precedente (cfr. scheda n. 13101)

Titolo uniforme

Io non so se tu m'ami. Forma non specificata

Bibliografia

Trascrizione del testo poetico

Io non so se tu m’ami,
Ma so ben ch’io t’adoro,
E a mille prove e mille
Tu sai che le mie fiamme
Sono incendi dell’alma, e non faville:
Onde molto mi spiace
Che molesti ed ingiusti
I rimproveri mie talor tu chiami,
Mentre allor ch’io t’adoro,
Poi non so se tu m’ami.

Se ti molesto oh Dio
Quando pensier geloso
Fulmina il suo rigor:
Pensa che dir degg’io,
Mentre non ho riposo
Solo per il tuo cor.
2.a
Già che ti sembra ingiusto
Dirti quel che già sai
Della tua crudeltà;
Pensa se ti par giusto
Tutto quel che tu fai
Contro la fedeltà.

Tu dici, che il destino
Ti fece un giorno amante,
Ma pur troppo fu cieco
Per ragion del mio merto;
E si conosce a prova
Se spirato l’influsso,
che ti vedeva amante
Ricuperando in breve
La libertà natia fosti incostante:
Onde quando ti chiamo
Col nome di Bireno,
Non è già che d’Olimpia io vanti i pregi;
Ma sol perché ben puote
L’anima mia smarrita
Un esempio invocar di fé tradita.

Ad Olimpia nel sembiante
E ad ogni altra io cederò:
Ma di fé, d’amor costante
So che ogn’altra avanzerò.
2.a
Se quel nome di Bireno
Al tuo cor non piacerà;
Altri mille nel tuo seno
La mia fé ritroverà.

Non è sola infelice
La memoria d’Olimpia al secol nostro;
Onde se di quel mostro,
Che Biren si dicea rifiuti il nome,
Cangia il tuo, cangia il mio,
E poi lungi che siamo
Io tradita Arianna e tu Teseo,
Io Medea sventurata e tu Giasone:
Non mancherà campione
Che autorizzi con l’opre il genio errante,
Come fra tante e tante
Risplenderà per sempre
Al dispetto d’Amore
D’Arianna e Medea d’Olimpia il core.

Tu vorresti che un giorno Cupido
Ti facesse di genio infedele
Sol per prova dell’altra mia fé:
Ed io poi per vederti più fido
Vò pregando quel nume crudele
Che divida il tuo genio da te.
2.a
Per vedere se Olimpia divento
Trasformar ti vorresti in Bireno
Ch’è l’esempio d’un gran traditor:
Ed io poi per fuggire il tormento
La costanza d’Olimpia ed il seno
Lascerei nelle braccia d’amor.

Che l’affliggere un’alma
Con impulsi gelosi e offese ancora
Non è prova d’amante,
Che assicuri il contento
Ma si espone la fede a un gran cimento.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

V-CVbav - Città del Vaticano - Biblioteca Apostolica Vaticana
fondo Vat. lat.
collocazione 10204.50

Scheda a cura di Teresa Gialdroni
Ultima modifica: