Scheda n. 12941

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1690-1740

Titolo

Cantata [Ove rivolgo il Piede]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Mancini, Francesco (1672–1737)

Fa parte di

Cantate da camera (n. 12934/3)

Redazione

Copia

Descrizione fisica

P. 15-22

Filigrana

Non rilevata

Note

L'attribuzione a Francesco Mancini si ricava da una concordanza (D-MÜs, SANT Hs 2459 Nr. 14)

 


 

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Wright 1975: P. 425, n. 22x

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, C)
Ove rivolgo il Piede
2.1: (Aria , sol minore, 3/4)
Io non dovrei sentir più pena quando
3.1 : (recitativo, C)
Ch’amo lo sdegno el’ira
4.1: (Aria , re minore, 3/4)
Così languir mi fa

Trascrizione del testo poetico

Recit.

Ove rivolgo il Piede
O’ ne piani ò ne monti
O’ ne lidi ò ne fonti
Sempre quest’alma mia piange e sospira
Porta nel cor impressa
L’immagine crudel che fugge e adora
Per cui languisce ogn’or trà le catene
Soffrì gran tempo il barbaro rigore
Quella che à nostre l’hore
O sia notte o sia giorno
Col mio pensiero a me s’aggira intorno

Aria

Io non dovrei sentir più pena quando
Lontano son da colei ch’adora il cor
E pur più fiero quest’alma mia
E vie più insano
del nume arciero prova il rigor

Recit

Ch’amo lo sdegno el’ira
In agiuto del core
Ch’omo l’odio e’l furore
La rotta fede
E i simulati offerti
Ma ahimè che son costretti
Dal suo dolce sembiante a quel bel foco
Alasciar del core mio la fede e il loco
Et ivi ai lasso con tiranno impero
Si fa sempre più criudo e più severo

Aria

Così languir mi fa
Qualla crudel beltà
Che m’innamora

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-MOe - Modena - Biblioteca Estense e Universitaria
collocazione Mus. F. 99 /3

Scheda a cura di Giovanni Maria Block
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