Scheda n. 10

Tipo record

Scheda singola

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1700-1710

Titolo

Cantata à Voce Sola / del Sig.r Aless.ro Scarlatti

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)

Redazione

[Napoli : copia, 1700-1710]

Descrizione fisica

1 partitura (6 c.) ; 206x274 mm

Note

Tit. dall’intitolazione a c. 1r; a c. 1r in matita blu: 9; ultima p. vuota.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (aria, mi minore, 3/4)
S, Penso che non ho core
%C-1$xF@3/4 =4/4'E8FGAB/4''C2'B/4B8GFEB/
2.1: (recitativo, c)
Infelice mio core
3.1: (aria, sol minore, 3/8)
Deh riedi
4.1: (recitativo, c)
Sì, sì rivolta il piede
5.1: (aria, mi minore, 12/8)
Peno, e moro

Trascrizione del testo poetico

Penso che non ho core
Penso al perduto amore
E piango e peno.
Chi sa che l’idol mio
Non cangi alfin desio
Ed or forse non stringa altri nel seno.

Infelice mio core
In tant’aspro dolore
Di fiera gelosia di lontananza
Come viver potrai
Torna piangi e sospira
Chiedi chiedi mercede
A tuoi martiri immensi,
Chi sa che un giorno Filli
Mossa a pietà del tuo sì mesto viso
Pianga nel pianger tuo, rida al tuo riso.

Deh riedi, e nel seno
Ritorni il sereno
La face gioconda
Del nume d’Amor.
Di Filli un sol guardo
Fa dolce quel dardo
Che piaga profonda
Ti fece nel cor.

Sì, sì rivolta il piede il passo errante
Ove l’idolo mio
Coi raggi del tuo bel rallegra il giorno
Ivi il suo bel desio
Palesi il core amante,
E chiedendo pietà, mercè ristoro.
Al mio nume dirò ch’io peno, e moro.

Peno, e moro per bella crudele
E amante fedele
La vuò sempre amar.
A dispetto di perfida sorte
Fra crude ritorte la voglio adorar
Sempre sempre la voglio adorar.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Mc - Milano - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "Giuseppe Verdi"
fondo Noseda
collocazione L.22.19

Scheda a cura di Raffaele Deluca e Gabriele Gamba
Ultima modifica: