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Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Testo messo in musica da Severo de Luca
Titolo uniforme
Bibliografia
Trascrizione del testo poetico
Dopo che l’ombra oscura
Su feretro stellato
L’ esequie celebrò del giorno estinto
Io che scherno del fato
Con ufficio crudel gli occhi stancai
Alfine al sonno in braccio
La figlia abbandonai
E ben m’avvidi intanto
Che non era per me pace di sonno
Ma una tregua del pianto.
Sognai, veder mi parve
Donna gentil cinta di verde spoglia
Coronata di fiori
Che adulava così del cor la doglia.
Non piangere
Che lieto il cor farò
In contento
Quel tormento
Cangerò.
2.a
Consolati
Che il ciel si placherà
La tua stella
Men rubella
Splenderà.
Tacque la larva ed io
Più confuso che lieto
Parea che fisso in lei
Gli dicessi alla fin bella chi sei.
Allora ella rispose
Vedi là quel fanciullo
Che scherza con quel sasso
Osserva poco lungi
La faretra, la benda, l’arco, e i dardi.
Sappi che è il dio d’amore
E quel picciol macigno
Della tua cruda è il core
Io che son la speranza
Invito il ciglio a rallegrar le luci
E col latte che al seno
Mi sugge il nume alato
Quel sasso ammollirò.
Consolati
Non piangere
Che pace ti darò.
Così disse e disparve
La donna col bambino il sasso e il sogno.
Mi svegliai consolando
La mente ancor nel conosciuto inganno
Benché talor il duolo
Con maschera di gioia è più tiranno.
Care larve che la pace
M’accennate e mi rapite
Non fuggite
Io lo so che il dio fallace
Schernirà le mie ferite
Ma sognando ancor mi piace
La sembianza che mentite.
2.a
Bei fantasmi ch’il pensiero
Entro l’ombre lusingate
Ritornate
Io lo so che il nume arciero
Riderà che m’ingannate
Ma nel ben che non è vero
La memoria consolate.
Non v’è pianta nel bosco
Dove io non abbia impresso
Il bel nome di Fille
Non v’è ruscel che dia tributo al mare
Ch’io non abbia arricchito
Con le torbide stille
Dalle lacrime amare
E se una volta ho da sperar conforto
Vien la speranza in sogno
E con mendaci forme
Par che dica al pensiero
Che sol potrà sperare allor che dorme.
La speranza è un dolce fallo
Che protegge il lacrimar
È dell’alma un intervallo
Che diverte il sospirar.
2.a
La speranza è un sogno eterno
È un’idea del dio d’amor
Sembra un cielo, ed è un inferno
Par presagio ed è un error.
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Vat. lat.
collocazione 10204.44
Scheda a cura di Teresa Gialdroni