Scheda n. 7015

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1640 e il 1660

Titolo

S.r Luigi Rossi / Potesti i lini sciogliere

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Rossi, Luigi (1597-1653)

Fa parte di

Redazione

Copia

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Bibliografia

Porter 2001: p.101

Descrizione analitica

1.1: (recitativo-arioso, re minore, c)
Potesti i lini sciogliere
2.1: (recitativo-arioso, c)
Le vele tue sommergansi
3.1: (recitativo-arioso, c)
L'empio tuo nome tolgasi
4.1: (recitativo-arioso, c)
Ma dove ahi lassa
5.1: (recitativo-arioso, c)
S'al cielo i preghi salgono
6.1: (recitativo-arioso, c)
Armida in gran rammarico

Trascrizione del testo poetico

Potesti i lini sciogliere
E me crudo lasciar su l’erme arene
De la mia fede a cogliere
Fior di vano sperar frutto di pene
Va pur e sian con te
Del aria tutti i turbini
Del mare tutti i fremiti
Del cielo tutti i fulmini
Poiché legge d’Amore in te non è.

Le vele tue sommergansi
Mentre col pianto mio fo crescer l’onda
Le membra tue pergansi
Che ‘l vento de’ sospiri abbonda errante
Va pur va pur tra fiumi che trabalzino
Tra balze che straripino
Tra ripe che trabocchino
Novo mostro d’inferno in crudeltà.

L’empio tuo nome tolgasi
Dal tradito mio cor dove s’annida
Il mio dal tuo disciolgasi
Hor ch’a guerra d’horror l’alma lo sfida
E dove sarai tu
Il foco il calor nieghiti
Il sole il lume ascodati
La terra il varco chiudati
Poi calor lume e varco habbi là giù.

Ma dove, ahi lasso spronami
Il dolor che l’alma accora
Idolo mio perdonami
Se la lingua t’offese il cor ’adora
Ogni mal sia con me
Con te Giunon tranquillasi
Per te Nettun incalmasi
La teria Parca fuggasi
La che parlo che prego e per qual fé.

S’al cielo i preghi salgono
Sol prego il ciel che vendicar mi possa
Se le mie preci vogliono
Prego ch’a questo fin mi chiuda in fossa
Che morta ch’io sarò
Con sogni al veder torbidi
Con larve al mirar squallide
Con urli al sentir horridi
Nova Furia d’amor t’aggirerò.

Armida in gran rammarico
Queste voci spargea in vari toni
Tenendo a grave incarico
Che si sparta Rinaldo e l’abbandoni
Poi cadde e tramortì
Dei tristi augelli al gemito
Dei crudi venti al sibilo
Del vicin lido frangere
Torva il guardo si scosse indi partì.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

US-Eu - Evanston (IL) - Northwestern University, Library
collocazione Mss. 1.14

Scheda a cura di Irene Maria Caraba
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