Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
In alto a sinistra è chiaramente leggibile la scritta "Pel Sig. Magini". In alto a destra vi è il numero 981 e in basso a sinistra il numero 3883, meno leggibile. Per attribuzione ad Alessandro Scarlatti cfr. Hanley in bibliografia.
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Bibliografia
Descrizione analitica
Quanti affanni ad un core può far soffrire amore
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S, La pena che m’uccide e lontananza.
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S, Stando lungi dal bene che brama
@c %C-1$bB@c4-{''6bE6D}8C/''8G'6F''6G'8nB''6C6D/{''6bE6D}8C
S,bc: Intorno a queste sponde spesso ratto
Se a me non vieni se a te non torno
Trascrizione del testo poetico
Quanti affanni ad un core
Può far soffrire amore Io già soffersi
Ma già mai non aspersi
Con sì gravi tormenti
Di lacrimoso humor gl’occhi dolenti
Udite qual martire
Crudo a farmi morire In me s’avanza.
La pena che m’uccide e lontananza.
Stando lungi dal bene
Che brama chi ben ama
No, no viver non può
E s’io vivo è rigor della sorte
Ch’in braccio alla morte
Vivendo men vo’
Intorno a queste sponde
Spesso ratto in amore Il piede io movo
Cercando Clori e Clori mia non trovo
La chiamo e non risponde
Ma son pur folle e come
Da me chiamarsi a nome
Può sentir l’idol mio
Se non è Clori mia dove son io
Deh per pietade amore
Vola al mio bene è dì
che Tirsi a Clori sua parla così.
Se a me non vieni
Se a te non torno
E qual conforto Il core havrà
Convien ch’io peni
E per te un giorno
Che Tirsi è morto
Si sentirà
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Noseda
collocazione I.328.1
Scheda a cura di Claudia Ferrari